MUSEI E CAPOLAVORI ARTISTICI
Museo multimediale Seles degli acciugai della Valle Maira
Vicino alla Locanda Maraman di borgata Chiesa, all’interno dell’ex Confraternita di San Rocco, trovate il Museo multimediale Seles di mestieri itineranti, che racconta la storia degli acciugai di Celle Macra, mestiere nato dall'ingegno di uomini che fecero del commercio delle acciughe un metodo per approvigionarsi il sale da portare in montagna. Il museo approfondisce la realtà locale di questo mestiere itinerante nei suoi aspetti storici, antropologici e socio-culturali ed è completato dai pannelli lungo il Sentiero degli acciugai.
Sezione espositiva "Pinse"
Sempre in borgata Chiesa, a fianco della Locanda Maraman, in un locale della canonica della Parrocchiale di San Giovanni Battista, è stata allestita la sezione espositiva Pinse, che offre ai visitatori una panoramica sui pittori attivi tra l'Ottocento e il Novecento tra i quali i fratelli Gualtieri di Busca, Agnesotti di Sampeyre, Giors Boneto di Paesana, autori che proponevano dipinti a soggetto religioso sulle facciate delle case e sui piloni, che rimangono oggi una importante testimonianza di fede e di storia della civiltà alpina dei secoli scorsi, devozione molto diffusa nel mondo rurale del recente passato.
Le opere si caratterizzano per una tecnica pittorica artigianale popolare, commissionate direttamente dai proprietari delle case; "pinse" sta per "dipinse", come solevano scrivere gli autori nelle firme dei dipinti.
Parrocchiale di San Giovanni Battista
La nostra Locanda si trova a fianco della Parrocchiale di San Giovanni Battista, che al suo interno custodisce un capolavoro artistico di rara bellezza: la pala d’altare di Hans Clemer. Il famoso pittore di corte fiammingo Hans Clemer, inviato dal marchese Ludovico II nelle valli del Marchesato di Saluzzo. Famoso per gli affreschi della Parrocchiale di Elva, nel 1496 realizzò una delle più preziose opere su tavola della pittura gotica piemontese. Nell'estate 2019 le cinque tavole del Polittico sono custodite a Saluzzo, in attesa della conclusione dei lavori di sistemazione del tetto della chiesa; si spera in un loro ritorno a casa entro il prossimo autunno.
All’interno della chiesa meritano inoltre una visita un fonte battesimale gotico dei fratelli Zabreri e una tela del pittore Francesco Gonin.
Cappella di San Sebastiano
Se passate alla Locanda Maraman, vi lasceremo le chiavi per visitare una delle meraviglie delle montagne occitane, un piccolo gioiello artistico che vi regalerà momenti di contemplazione davanti a un'opera che merita da sola il viaggio: la Cappella di San Sebastiano, isolata su un poggio sulla strada in piano che collega le borgate Chiesa e Chiotto, in direzione del Vallone del Tibert.
La struttura della cappella è piccola e semplice, subito sotto alla strada, con un piccolo porticato, il tetto in lose e il caratteristico campanile; dentro, un vero capolavoro, gli affreschi di Giovanni Baleison risalenti al 1484, pittore itinerante occitano che precede di 50 anni l'arrivo di Hans Clemer. Domina la scena centrale San Sebastiano, il santo protettore della peste (potere taumaturgico condiviso con San Rocco, al suo fianco) trafitto dalle frecce scagliate dagli arcieri; notevoli anche gli affreschi sulle pareti laterali, dove si trova una rappresentazione dell'Inferno da un lato, del Purgatorio e del Paradiso dall'altro.
Concedetevi un momento di riflessione nel visitare questa piccola cappella, prima di proseguire le vostre escursioni fra le borgate di Celle Macra o verso i pascoli del Vallone del Tibert: sarà un viaggio nel tempo che vi accompagnerà nel resto della giornata.